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Lautern ist ein kleiner versteckter Ort, nördlich von Herrlingen (Blaustein) und liegt am Ende des kleinen Lautertal’s. Es ist ein Tal, dass zum Wandern und Ruhe tanken einlädt. Der Ort besteht schon über Jahrhunderte nur aus einer Kirche, einem Pfarr- und Mesnerhaus, einigen Mühlen und einem Gasthaus.
Schon von außen lässt sich unschwer erkennen, dass die ev. Kirche zu Lautern, zu Unserer lieben Frauen, älteren Datums ist. Sie war eine der ersten Kirchen auf der Schwäbischen Alb und die ältesten Spuren der Kirche gehen in das achte Jahrhundert, in die Karolingische Zeit zurück. Seitdem wurde die Kirche von vielen Generationen umgebaut, vergrößert und verschönert, bis sie schließlich ihre heutige Form erhalten hat.
Die Kirche beherbergt im inneren einen spätgotischen Schnitzflügelaltar (1509) aus der Ulmer Schule. Aus dem 14. Jh. sind noch Reste des "Jüngsten Gerichts" zu sehen und aus romanischer Zeit stammen Teile des Taufsteins. Ebenfalls der Spätgotik zuzuordnen, ist der Tabernakel. Jüngeren Datums ist das Chorgestühl aus den Jahren 1711 bzw 1739. Epitaphien aus dem 17./18. Jh. sind hier auch zu finden, wie auch ein gotischer Grabstein.
Der massive romanische Turm beherbergt einen Glockenschatz mit drei Glocken aus dem 15./16. Jahrhundert. Die Tonfolge des Geläutes dürfte wie gefolgt lauten: d² / g¹ / f¹. Der Glockenstuhl in dem die Glocken aufgehängt sind, ist dendrochronologisch auf 1510/11 datiert.

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Aufgenommen am 28.02.2015 um 15:00 Uhr zum Einläuten des Sonntags
An dieser Stelle möchte ich mich Herzlich beim Mesner dieser Kirche sowie allen anderen Beteiligten für die nette zusammenarbeit und das öffnen des Turmes bedanken. :-)


Suonate festive/solenni per la messa solenne del Corpus Domini delle ore 10:30:
- Battiore delle 10:00 e din don festivo (dura 2 minuti), con mezzana a distesa e piccola a scampanio sincronizzato;
- Rinterzo solenne (dura quasi 4 minuti), con campanone a bicchiere e le altre a scampanio, che segue subito il din don;
- Plenum delle 10:15 (dura circa 3 minuti e mezzo) ripreso dalla cella campanaria.
Concerto di 3 campane disposte tutte in linea, con il campanone a battaglio cadente e le altre a slancio, originariamente elettrificate dalla Broili, ma l'impianto è stato rifatto dalla OES Brevetti Scarselli:

I: Mi3 (batte i tocchi delle ore), fusa da Pasquale Orlandi dell’Aquila nel 1911.
http://www.windoctor.it/immagini/image.php?id=EBD5_5577C754&jpg

II: Si3 (batte i tocchi dei quarti assieme al campanone), fusa nel 1558 da fonditore ignoto.
http://www.windoctor.it/immagini/image.php?id=08D7_5577C754&jpg

III: Do#4, fusa da Ceccarelli di Spoleto nel 1900.
http://www.windoctor.it/immagini/image.php?id=EC45_5577C754&jpg

Ecco l’altra mia sorpresa per il Corpus Domini! All’Epifania ripresi un semplice plenum di 2 minuti, a causa della catena del campanone a rischio rottura, e appena sarebbe stata riparata sarei tornato nuovamente qui per riprendere la suonata umbra. In realtà è successo molto altro… E me ne sono già accorto durante la suonata festiva con il din don (se notate, poco dopo il lento e cadenzato battiore delle 10:00, appena la mezzana comincia a muoversi la piccola da subito un primo tocco, dopodiché si interrompe per qualche secondo e poi comincia lo scampanio sincronizzato vero e proprio; sentito così può sembrare un errato battiore, in realtà è stato programmata male la suonata, in quanto la piccola avrebbe dovuto cominciare a battere qualche secondo dopo che la campana ha cominciato ad oscillare, e non subito). E quando entro in sacrestia per chiedere di salire in cella campanaria e riprendere il plenum da sopra, vado nella stanzetta dove c’è il programmatore, e con mia enorme sorpresa vedo un touch di Scarselli… E il Digit Clock modello Seles? Che fine ha fatto? E dopo il sacrestano mi ha spiegato tutto e sono riuscito a mettere assieme i pezzi… Qualche mese fa il campanile fu bersagliato da un fulmine che squagliò tutto l’impianto, in particolare ha cotto il programmatore, l’elettromartello ogivale del campanone, e il motore della mezzana. Così, con la classica moda dell’usa e getta, anziché riparare i pezzi, sono stati sostituiti. E tra programmatore touch, motore e martello nuovo… La somma dell’intervento ha letteralmente sfiorato gli 8 mila euro!!! Capisco tutto perché probabilmente era difficile farli rinsavire quei pezzi bruciati, ma come può una parrocchia come questa spendere una tale cifra? Fortuna che è tutto coperto dall’assicurazione, ma sinceramente mi sa un po’ troppo. Però… Devo dire che indubbiamente ora l’impianto va un po’ meglio, anche se la catena del campanone è un po’ allentata, e quando esso blocca a bicchiere rimbalza un po’ troppo sulla molla… Non ideale. Rispetto a prima, la mezzana prende quota quasi subito, ma è normale, perché il motore è nuovo! E nonostante il martello del campanone sia stato cambiato, ha mantenuto la stessa dolcezza di quello vecchio… Vedete cosa significa far regolare i martelli a siluro da un vero tecnico OES? Questi sono i risultati!
Ma veniamo al video… Dal lato facciata dove si vede molto bene il campanone aspetto che arrivi il sacrestano per suonarmi il rinterzo. Nel frattempo che glielo dico, ecco che parte il battiore delle 10:00, subito dopo suona il din don per 2 minuti (scusate i cani, che in certi attimi hanno annusato il cavalletto rischiando di muovermi la ripresa!). Appena terminato il nuovo suono domenicale, quando ancora la mezzana non è completamente ferma, parte il rinterzo, e perciò qualche colpo del martello va a vuoto. Nonostante lo scampanio possa sembrare effettivamente noioso, il sacrestano mi ha detto che è quello tradizionale. E dopo la suonata solenne umbra, eccoci in cella campanaria per il censimento di rito. Nella descrizione faccio qualche piccolo errore: in primis il motore Capanni del campanone non ha 6 camme ma 7, perché oltre a quelle già dette nel video, manca quella fondamentale! La camma della sicurezza! Poi, sempre sullo stesso motore, dico che sembrerebbe a 12 poli… In realtà per come la campana si avvia presuppongo più un 8 poli. Nonostante il battaglio del campanone sia decisamente lungo (è per lo slancio), i punti di battuta non sono così lesionati, ma andrebbe mozzato un po’. In sostanza l’impianto è buono, anche se con 8 mila euro avrei incluso un rinsavimento del castello, e una verniciatura ai battagli, con la pulitura delle bocce su cui si è formato materia viva che asporta un po’ di materiale dal punto di battuta della campana. Ma è apprezzabile come sia stato montato il paracadute.

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