Beschreibung der Videos

Es läutet das Quartett der alten Pfarrkirche Mariä Himmelfahrt in Altenstadt an der Waldnaab in der Bayrischen Oberpfalz.

Stimmung: e' gis' h' cis''
Giesser: Glockengiesserei Otto, Bremen-Hemelingen
Gussjahr: 1948

Der markante, breitgebaute Turm von Mariä Himmelfahrt in Altenstadt trägt für die Bedeutung des Gotteshauses kein historisch bedeutendes Geläut. Die vier Glocken stammen aus einem Guss und wurden damals in Bremen-Hemelingen gegossen. Sie klingen im verbreiteten Salve-Regina Motiv und strahlen eine unheimliche Festlichkeit aus.

Ursprünglich war die romanische Kirche kleiner als heute: von den Altarstufen bis zur Empore. Bei Grabungen im Jahre 1972 wurden Mauerreste freigelegt. Vor dem linken Seitenaltar kann man durch einen Gitterrost in einem Meter Tiefe den Steinboden, eine Stufe und einen Säulenrest erkennen. Die Außenmauern sind bis zu einer Höhe von ca. 4 Metern noch aus der romanischen Zeit
Das älteste Zeugnis sakraler Kunst in unserer Gegend ist der romanische Fuß des Taufbeckens. Ihn schmücken die nahezu voll rund gearbeiteten Figuren der vier Evangelisten mit ihren Symbolen.
Um die Mitte des 16. Jahrhunderts kam es zur ersten größeren Kirchenerweiterung. Es entstand der bis heute erhaltene lange spätgotische Chor mit den äußerlich sichtbaren mächtigen Strebepfeilern.
Ein Wahrzeichen des Ortes, der wuchtige und wehrhaft aussehende Turm von 29 Metern Höhe, in dem auch die Sakristei untergebracht ist, dürfte der gleichen Bauperiode angehören und gibt der Kirchenanlage bis heute einen wehrhaften Eindruck.
Weitere Umbauten erfolgten, 1676 durch den Maurermeister Johann Kirchberger und von 1751-1754 (durch den Maurermeister Johann Mayer aus Neustadt, der auch St. Felix erbaute).

All diese Erweiterungen und Renovierungsarbeiten wurden durch die fürstliche Familie Lobkowitz, die von 1562 bis 1806 in Neustadt residierte, in jeder Weise unterstützt und gefördert. So stammte das gesamte Bauholz aus den fürstlichen Wäldern, und nur "das beste" sollte verwendet werden, so die Anweisung von 1751.

In der Neuzeit versank nach dem 1962 vollendeten Bau der neuen Pfarrkirche Heilige Familie - er war notwendig geworden durch die starke Siedlungstätigkeit in Altenstadt - die Bedeutung der alten Kirche. Schwere Schäden entstanden an Gebälk, Decke, Wänden und Malereien.
Unter großen Schwierigkeiten wurde das historische Gotteshaus von 1989 an renoviert.
Am 13. Oktober 1991 konnte Weihbischof Vinzenz Guggenberger den neuen Volksaltar und Ambo einweihen. Das in neuem Glanz erstrahlende Gotteshaus öffnete sich wieder seiner ursprünglichen Bestimmung: dem Lobe Gottes und dem Gebet Raum zu geben sowie (zumindest den Sommer über) den gottesdienstlichen Feiern. Sehr beliebt ist sie für Tauf- und Hochzeitsfeiern.
Die herrliche Akustik ermöglicht auch schöne Konzerte.

Das Geläute der benachbarten neuen Pfarrkirche zur Heiligen Familie ist unter folgendem Link zu finden: https://www.youtube.com/watch?v=SoE26-0Mahg

So danke ich Herrn Pfarrer Kopp recht herzlich für das Sondergeläut und das interessierte dabei sein im Glockenturm. Ebenso ein Dank an die Mesnerin für ihre Anwesenheit an diesem Morgen und ebenso dem freundlichen Journalisten von den Neustädter Nachrichten.
Viel Freude mit dem Video!


[04:00] Distesa delle 17:25 con le 3 campane minori (dura 1 minuto e mezzo) per la messa prefestiva delle ore 18:00 (ripresa fatta dal basso il 16 Luglio 2016, lato II-IV);

[07:07] Plenum solenne delle ore 17:27 (dura circa 4 minuti) con l’iniziale assolo del campanone, per la messa feriale delle ore 18:00 (ripresa fatta dal basso il 14 Luglio 2016, lato I-IV);

[19:54] Distesa delle 17:25 con le 3 campane minori (dura 1 minuto e mezzo) per la messa feriale delle ore 18:00 (ripresa fatta dalla cella campanaria il 13 Luglio 2016);

[23:35] Plenum festivo delle 18:25 (dura 1 minuto e mezzo) per la messa domenicale delle ore 19:00 (ripresa fatta dalla cella campanaria il 17 Luglio 2016);

[27:54] 23 tocchi sul campanone alle 18:55 come ultimo segnale messa.

Concerto di 4 campane a slancio in accordo di quarta maggiore, fuse da Daciano Colbachini & Figli di Padova nel 1963, ed elettrificate dalla De Santis di Fermo probabilmente nello stesso anno della fusione (il quartz system Fomet, invece, risale agli anni 80):

I: Fa3 leggermente calante, ha un diametro di 110 cm e uno spessore di 7,9 cm. Pesa 9,55 quintali.

Iscrizioni: “ALLA MEMORIA DEL BENEMERITO S. E. FERDINANDO TAMBRONI ARMAROLI LA PARROCCHIA DI S.BENEDETTO M. RICONOSCENTE DEDICA A.D. MCMLXIII”
Marchio della fonderia: “DACIANO COLBACHINI E FIGLI PADOVA PONTIFICIA FONDERIA”
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II: Sol3 leggermente calante, ha un diametro di 97,1 cm e uno spessore di 6,6 cm. Pesa 5,53 quintali. Su di essa è raffigurato il Sacro Cuore di Gesù.

Iscrizioni: “A FULGURE ET TEMPESTATE LIBERA NOS DOMINE”
Marchio della fonderia: “DACIANO COLBACHINI E FIGLI PADOVA PONTIFICIA FONDERIA”
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III: La3 leggermente calante, ha un diametro di 85 cm e uno spessore di 5,9 cm. Pesa 3,85 quintali. Su di essa è raffigurato San Giuseppe sposo di Maria e protettore della Santa Madre Chiesa.

Iscrizioni: “PROTECTOR SANTAE ECCLESIAE ORA PRO NOBIS”
Marchio della fonderia: “DACIANO COLBACHINI E FIGLI PADOVA PONTIFICIA FONDERIA”
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IV: Do4 leggermente calante, ha un diametro di 71,4 cm e uno spessore di 5,1 cm. Pesa 2,52 quintali. Su di essa è raffigurato San Giovanni XXIII.

Iscrizioni: “A FLAGELLO TERREMOTUS LIBERA NOS DOMINE”
Marchio della fonderia: “DACIANO COLBACHINI E FIGLI PADOVA PONTIFICIA FONDERIA”
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La chiesa in stile neoclassico, che custodisce la tomba di S.Benedetto Martire, fu ricostruita tra il 1774 e il 1778 sulle ceneri della precedente. In questo periodo venne innalzata l'attuale torre campanaria, che avendo 4 finestre può aver ospitato al massimo 4 campane nell'arco di quasi 200 anni. Di sicuro sappiamo che nel dopoguerra Pasqualini fuse 2 campane a spese dello Stato Italiano, ma forse perché erano stonate o perché durarono pochi anni, la parrocchia decise di fondere ed elettrificare un nuovo concerto nel 1963 (cioè l'attuale), che dagli anni 80 è dotato del quartz system Fomet. Fino al terremoto di Umbria e Marche nel '97 in cui rimasero danneggiati il campanile e il tetto della chiesa, dal lunedì al sabato suonavano solo le 2 piccole; per le messe domenicali cosiddette "piccole" venivano azionate le 3 piccole, mentre alla messa "granda" delle ore 11:00 erano programmate 2 distese: le 3 piccole alle 10:15 e il plenum alle 10:30. La suonata solenne era composta sempre dal plenum con durata più allungata. Poiché la torre rimase seriamente danneggiata in seguito al sisma del ‘97, si provedette a ridurre la distesa del campanone solo a un paio di volte l'anno, almeno fino al 2005, quando venne rifatta ex novo la meccanica. Nonostante un ottimo castello ammortizzato, il campanone continuava a suonare poco, in quanto la torre era ancora instabile, e si dovette aspettare il 2008 per un profondo restauro, al fine di inchiavarla e di installare una nuova illuminazione. E arriviamo così ai giorni nostri, in cui le 3 piccole venivano suonate sia ai feriali che ai festivi ed il campanone soltanto nelle solennità, fino all'arrivo del nuovo parroco che ha deciso di preimpostare il plenum per tutte le messe domenicali.
Durante il plenum in elettrico-manuale delle 17:27 si sono verificati un paio di inconvenienti: dopo aver avviato il campanone per una 40ina di secondi, ed aver alzato lo spinotto della piccola, partono contemporaneamente anche le altre 2, assieme al timer preimpostato per 1 minuto e mezzo. Esaurito il tempo, ho fatto subito ripartire le 2 medie, ma la mezzana ha purtroppo inizialmente frenato per non si sa quale motivo. Ringrazio Aleadda per la compagnia, il parroco Don Tommaso e il sacrestano per la grande disponibilità.

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